• Società e Nazionale, pretendiamo una comunicazione trasparente
    Società e Nazionale, pretendiamo una comunicazione trasparente

Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un caso di pessima comunicazione interna. Ancora una volta ci troviamo costretti ad alzare il tiro della conversazione a causa di passaggi incomprensibili. Il nostro è un grido di allarme, che speriamo possa venire raccolto da tante altre società con le quali quotidianamente ci confrontiamo e che non possono (o non dovrebbero) restare indifferenti.

 

Tutti noi impieghiamo tempo e denaro nella pianificazione di una stagione e quello che sta accadendo ancora una volta con il Club Italia e la Nazionale sta assumendo contorni assurdi. Tutti noi sappiamo che nel 2019 (14-17 febbraio) prenderà il via il primo storico Europeo di Futsal al femminile, così come sono note le date del Main Round di qualificazione (11-16 settembre) di Leganes, che vedrà le azzurre impegnate con le padrone di casa della Spagna, la Polonia e la Romania. Ciò che invece è stato tenuto sin qui all'oscuro e che le società stanno apprendendo per vie ufficiose, è l'organizzazione di un raduno della Nazionale dal 3 al 9 settembre in quel di Fondi.

 

 

Escludere le società dalla comunicazione di tale evento, bypassando i club e rivolgendosi direttamente alle giocatrici, la riteniamo una mancanza di rispetto totale nei confronti di tutte quelle realtà come la nostra che si vedranno privare di giocatrici di primissimo livello in una fase così delicata come quella della preparazione estiva. Questa forma di non-comunicazione da parte di Club Italia è un fatto gravissimo. Ad oggi, 7 agosto 2018, a poco più di 10 giorni dall'inizio della preparazione, alle società non è stato comunicato nulla in via ufficiale, mentre sono state messe in preallarme le giocatrici. Questa situazione paradossale, in piedi ormai da troppo tempo, non può più essere portata avanti. La speranza, infine, è che questa presa di posizione possa essere un segnale da cogliere per cambiare rotta nel bene comune del movimento femminile e non un qualcosa che possa arrecare danno alle nostre giocatrici eleggibili per l'azzurro.

 

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