La S.S. Lazio Calcio a 5 comunica di aver affidato il ruolo di preparatore dei portieri ad Enrico Scalchi. Un innesto di assoluto valore per un tecnico che ha sempre lavorato su palcoscenici importanti. Le sue ultime esperienze sono state con l'Italpol in A2, da avversario della Lazio, quindi nel massimo campionato con il Ciampino Aniene. Sarà quindi Scalchi a guidare i numeri uno della Serie A femminile, dell'A2 Elite e delle giovanili biancocelesti.

“Sono entusiasta di questa opportunità, perché sono convinto che per me sia un contesto dove lavorare a 360°, dovendomi occupare del maschile, del femminile e dei giovani portieri, tutti con grande potenziale, appartenenti alle categorie Elitè. Devo aggiungere che la società, soprattutto nella persona di Daniele Chilelli, ha dimostrato di volermi fortemente. L'offerta della Lazio è stata irrinunciabile e tra l'altro la prima sensazione percepita è stato il forte senso di appartenenza alla maglia che lega tutti i tesserati del club. Entro in un ambiente dove già conosco diverse persone, Enrico Segantini, Flavio Bomarsi, il mister Alessio Medici e Massimo Rinaldi e questo non potrà che facilitare il mio inserimento. Spero davvero di poter far bene e dare il mio contributo con tutto il gruppo portieri”. Un lavoro ampio che abbraccerà tutte le squadre. “Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di poter lavorare con portieri di primissimo livello, tra i quali, Cassassa, un top player sottovalutato, e Barigelli. Quest'anno avrò l'opportunità di poter allenare Antti Koivumaki e Filippo Anzini, un nazionale finlandese che ha dimostrato il suo valore nell'ultima competizione continentale ed un nazionale U19, più Leonetti. Soprattutto come fisicità rispecchiano esattamente il mio prototipo di portiere preferito. Nel femminile avrò una altra situazione molto interessante con tre portieri giovanissime, Scarcella (2001), Luzi (2000) e Farinelli (2004), con ampi margini di crescita. Tranne che per Luzi con la quale ho già lavorato, su tutti gli altri portieri sto facendo analisi video per capire dover poter intervenire e come programmare il lavoro. Poco fa, ad esempio, ero al telefono con l'ex preparatore di Carlotta a Cagliari per avere dei feedback. Al riguardo sostengo sempre che il rapporto di collaborazione con gli altri addetti del ruolo è fondamentale per poter far evolvere la figura dell'allenatore dei portieri. In ogni caso, i concetti di base del lavoro saranno sempre quelli di non perdere porta, del corretto posizionamento degli appoggi, della migliore lettura delle diverse situazioni di gioco e anche, vista la crescente importanza, della gestione delle palle d'attacco. Spero di trovare la massima disponibilità dei ragazzi e delle ragazze nello svolgere la tipologia di lavoro che proporrò. Nelle giovanili, infine, penso mi divertirò parecchio, la Lazio ha estremi difensori con ottime prospettive. Starà a loro lavorare con dedizione, costanza e soprattutto umiltà, per non disperdere le loro qualità. Tra l'altro mi piace molto lavorare sui giovani perché l'impatto del lavoro può essere più evidente”. Guardando alla stagione Scalchi spiega: “Il girone di A2 Elitè è competitivo, un nuovo mister, soprattutto un meticoloso come Alessio, avrà bisogno di un poco di tempo per far assimilare a tutti i suoi principi. Per fortuna la squadra ha mantenuto l'ossatura portante dello scorso anno e questo potrà essere un valore aggiunto. L'obiettivo sarà sicuramente quello di lottare per posizioni di medio-alta classifica. Con la riduzione dei giocatori non formati c'è molta più imprevedibilità nelle competizioni. La rosa del femminile è stata quasi completamente trasformata, con un mix interessante di giovani ed esperte. Anche qui l'introduzione del limite delle atlete straniere avrà un suo peso - fortunatamente la Lazio ha un settore giovanile di tutte rispetto con molte ragazze Under pronte per poter dare il loro contributo anche in prima squadra”.