• Zoom on the players: alla scoperta di Sofia Frangini
    Zoom on the players: alla scoperta di Sofia Frangini

Nome: Sofia
Cognome: Frangini
Anno di nascita: 2000
Ruolo: centrale
Numero di maglia: 22

Proveniente dal calcio a 11, Sofia è sbarcata nel mondo Lazio quattro anni fa. Una volta captate le sue grandi doti difensive, è bastato poco per intuire che il suo ruolo sarebbe diventato quello di ultimo.
Ormai veterana del gruppo, ha iniziato la stagione svolgendo la preparazione atletica con la prima squadra. Poi ha ereditato la fascia di capitano dell’Under 19 (sia nazionale che regionale), una responsabilità che ha subito accettato con grande determinazione. In campo, infatti, si fa sempre sentire: dalle compagne, ma anche dai direttori di gara.

Quando e come hai conosciuto il futsal?
Ho conosciuto questo sport all’età di otto anni, nella parrocchia vicino casa, dove c’era una squadra di calcio a 5. Da quel momento, non mi sono più fermata.

Quanto è importante per te, ad oggi, questo sport?
Non è importante, bensì fondamentale. Una passione enorme a cui non voglio proprio rinunciare, perché è in grado di regalarmi emozioni uniche.

Vesti questa maglia da diverse stagioni. In che cosa sei migliorata in questi anni e in cosa devi ancora migliorare?
I miglioramenti ci sono stati, ma devono continuare a esserci, soprattutto a livello tecnico-tattico. Quest’anno si è aggiunta la grande responsabilità della fascia di capitano, che mi aiuterà a crescere anche a livello personale, allenamento dopo allenamento, sempre con la massima serietà.

Cosa hai pensato quando ti hanno consegnato la fascia e come ti stai trovando in questo ruolo?

Lo scorso anno io e la fascia ci siamo sfiorate, in questa stagione, invece, l’ho legata al mio braccio con orgoglio, per rappresentare al meglio il gruppo che ho al mio fianco. È una grossa responsabilità, specialmente a livello di gestione dello spogliatoio, all’interno del quale sono arrivate tante giocatrici nuove e piccole di età. Il supporto di Irene, il mio vice, e delle altre veterane è fondamentale per me.


Hai giocato e vinto diverse finali scudetto. Cosa si prova a riconfermarsi ogni volta?
È sempre difficile farlo, ma noi siamo la Lazio, un gruppo forte e unito, e lo dimostriamo anno dopo anno, vittoria dopo vittoria.


Come ti vedi tra qualche anno e quali sono i tuoi obiettivi personali?
Preferisco vivere giorno per giorno, stagione per stagione. Solo con costanza e lavorando duramente il futuro potrà riservarmi qualcosa di importante.


Sei scaramantica, hai qualche portafortuna o dei rituali che ripeti prima di ogni gara?
I miei parastinchi. Su quello sinistro c’è lo scudetto della squadra del mio cuore; su quello destro una frase molto importante, che rappresenta al meglio il mio modo di vedere e vivere questo sport: “Si nun ce stai dentro, non lo poi capì”. 

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